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Raffaele Bovenzi

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DOC - Nelle tue mani

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QUESTO BRANO OLTRE AD ESSERE UN OMAGGIO AI MEDICI E' ANCHE UNA DELLE SCENE CHE HA AVUTO MAGGIORE SUCCESSO ED E' STATO VISTO DA MIGLIAIA DI PERSONE SU YOU TUBE

 

“Ci siamo noi. E poi c’è quella grandissima stronza della morte. Sembra inarrestabile, lo so, ma non è così perché ci siamo noi. Tutto lo studio, la teoria, la pratica, tutto è servito a portarci qui oggi a guardarla in faccia e dirle ‘non oggi’. Non importa quanto siano disperate le condizioni di un paziente. Non oggi. Non importa se neanche i pazienti ci credono più. Non oggi. Qualcuno di noi cederà, altri reggeranno bene la pressione, ma voi dovete ricordarvi sempre perché siamo qui: per metterci in mezzo tra i pazienti e la stronza. Questo è essere medici.”

Doc - Nelle tue mani è una serie televisiva italiana del 2020 diretta da Jan Maria Michelini e Ciro Visco.

La serie è liberamente ispirata alla vera storia del primario Pierdante Piccioni che, risvegliatosi da un coma dovuto a un incidente stradale avvenuto il 31 maggio 2013 che gli ha causato lesioni cerebrali, ha perso la memoria legata ai 12 anni precedenti all'accaduto.

Doc - Nelle tue mani                                        Crediti

Paese Italia                                                        Regia Jan Maria Michelini, Ciro Visco

Anno 2020                                                         Soggetto Francesco Arlanch, Viola Rispoli

Formato serie TV                                              Sceneggiatura Francesco Arlanch, Viola Rispoli

Genere drammatico, medico

Stagioni 1    Episodi 16    Durata Episodio 55 minuti

Lingua originale italiano    Rapporto 16:9

 

Interpreti e personaggi

Luca Argentero: Andrea Fanti  -    Matilde Gioli: Giulia Giordano

Gianmarco Saurino: Lorenzo Lazzarini  -   Sara Lazzaro: Agnese Tiberi

Simona Tabasco: Elisa Russo   -  Raffaele Esposito: Marco Sardoni

Pierpaolo Spollon: Riccardo Bonvegna  -  Alberto Boubakar Malanchino: Gabriel Kidane

Silvia Mazzieri: Alba Patrizi -  Beatrice Grannò: Carolina Fanti

Elisa Di Eusanio: Teresa Maraldi - Luca Avagliano: Renato  -  Giovanni Scifoni: Enrico Sandri

 

Fotografia Napoleone Carbotta - Montaggio Alessio Doglione, Alessandro Heffler

Musiche Tony Brundo - Scenografia Stefano Pica (scenografia), Diego Petrillo (arredamento)

Costumi Chiara Mazzetti di Pietralata - Trucco Elisabetta Emidi (trucco), 

Italo Di Pinto (acconciature)

Produttore Luigi Mariniello, Alessandra Ottaviani, Matilde Bernabei, Luca Bernabei

Produttore esecutivo Jan Maria Michelini, Daniele Passani, Corrado Trionfera

Casa di produzione Rai Fiction, Lux Vide

 

Prima visione

Dal 26 marzo 2020

Rete televisivaRai 1

CONSIDERAZIONI PERSONAli sulla fiction

 

Doc nelle tue mani è stata una fiction di Rai Uno che ha avuto un grosso successo di ascolti.

Ho più volte osannato questa fiction, tra l'altro ispirata ad un fatto accaduto realmente e raccontato anche in un libro.

La cosa che mi è piaciuta in modo esagerato è stato un uso particolare ed inusuale (per questo genere di fiction) delle inquadrature, della loro perfezione e soprattutto ricercatezza. 

Inquadrature coadiuvate da un'eccellente fotografia e che sono la logica conseguenza della sceneggiatura scritta in modo splendido e tramutate in film da un altrettanto ottimo regista.

Insomma accoppiata vincente.

Aggiungiamoci una colonna sonora ottima e il successo oltre che scontato diventa garantito.

Ora parliamo un attimo delle inquadrature che, come ho detto, mi hanno colpito in maniera abbastanza decisa e che sono la diretta conseguenza della sceneggiatura che rappresenta l’ossatura e l’anima della fiction.

Questa “inquadrature” si alternano in vari piani sequenza e sono rafforzate dalla fotografia che è diretta da un professionista che si chiama appunto “direttore della fotografia”. Il suo compito e quello di fare in modo che le varie sequenze siano “equilibrate” e non abbiano sbalzi di luce. 

Infatti egli scrive con la luce e aggiunge bellezza visiva ai dialoghi ed alle inquadrature.

Aggiungiamoci una colonna sonora con un brano che entra nelle vene per la sua intensità e musicale e il capolavoro è completo.

 

Amo la cinematografia fin da piccolo ossia da quando mio padre, anche lui appassionato, mi permise di usare la sua cinepresa per “girare” filmini con la pellicola 8 millimetri. Appena adolescente ho letto libri sulla cinematografia, regia, montaggio e sceneggiatura, ecco perché mi permetto di dire che le mie affermazioni si fondano su seri studi e conoscenza della materia.

Doc nelle tue mani mi ha colpito per l’unione di tutte quelle forze che producono un ottimo prodotto cinematografico. Un film, in questo caso una fiction, non può fare a meno della perfetta coesione di queste componenti che sommate tra loro producono il successo perfetto.

La sceneggiatura, la fotografia, la recitazione, la colonna sonora e la regia si associano in un lavoro che non può non prescindere l’uno dall’altro.

 

 

Molti pensano che gli artefici del successo siano principalmente gli attori.

In parte è vero, devono essere di un certo livello, ma se non sono supportati dal resto della “troupe” non sarebbero capaci da soli a fare un buon film o una fiction di successo. 

Pensate al cinema bianco e nero cosi detto cinema verità degli anni 50 dove venivano utilizzati come attori persone comuni, che a volte non sapevano nemmeno leggere, ebbene anche senza attori famosi e di livello sono nati dei veri e propri capolavori.

Una figura chiave della cinematografia è quella del regista.

Il compito principale di registra oltre a quello di interpretare la sceneggiatura nel migliore dei modi è quello di tenere unite tutte le componenti della “truope” in modo che tutti tutto funzioni come un orologio dove tutte le rotelline devono girare all’unisono. E credetemi non è facile, perché oltre a curare le inquadrature e seguire la recitazione degli attori e la perfetta esecuzione della sceneggiatura, è anche responsabile di tutte le figure professionali che lavorano alle riprese e che sono le più disparate ed eterogenee; vanno dagli elettricisti ai facchini, dagli autisti ai costumisti, dai truccatori ai costumisti, e non immaginate nemmeno quanti sono.

Il lavoro del regista si svolge sul campo mentre quello dello sceneggiatore è dietro la macchina da scrivere. Egli lavora a stretto contatto con il direttore della fotografia ed entrambi devono fare in modo che scena dopo scena la luce, che è quella che impressionava la pellicola ed oggi il sensore delle telecamere, si trasformi in colore e sfumature e immagini che devono ricreare nello spettatore una sensazione ed un momento del racconto che inchiodi gli spettatori sulla poltrona.

Per finire non nascerebbero capolavori cinematografici senza la colonna sonora che spesso, e ne abbiamo le prove, diventa a volte da sola più importante del film e raccoglie premi e riconoscimenti. 

Doc per me rappresenta la migliore essenza della unione di questi fattori ossia sceneggiatura recitazione fotografia regia ecc. ecc.

Ora pensando che l’azione si svolge in un ospedale e che parla principalmente di persone malate miscelando sapientemente la vite degli interpreti con eventi familiari, tragedie, amori, tradimenti, malattie il mix e abbastanza inusuale.

Un’ultima considerazione: niente a che vedere con lo stesso genere di fiction prodotte all’estero, specialmente in America, che non hanno proprio nulla di perfetto.

Concludo raccontandovi di un esercizio che faccio spesso.

Vedo lo stesso film prima a colori e poi in bianco e nero, prima con la musica e poi senza musica, prima con i dialoghi e poi senza, per capire quale di queste tre cose in quel film fa la differenza per cercare il principale componente del quale non poterne fare a meno.

Alla fine ho sempre concluso che la componente principale e più importante di un film è la colonna sonora, seconda la fotografia.

 

 

 

 

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Una “troupe” è composta da centinaia di addetti che ognuno per le sue competenze partecipa alla realizzazione dell’opera.

Purtroppo la “troupe” viene ignorata e relegata ai titoli di coda, quelli che vengono sempre tagliati dalle emittenti per mettere in onda la più redditizia pubblicità.

Se potete divertitevi a leggere, non tanto i nomi e cognomi delle persone che compongono questa “troupe”, ma piuttosto le varie mansioni, che spaziano in una marea di capacità più o meno importanti.

Vi accorgerete che ci sono autisti, facchini, elettricisti, pittori ecc. e anche il “ciacchista” diventa una figura che contribuisce alla riuscita del film.

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Mio figlio Fabio lavora nel settore delle produzioni televisive e cinematografiche con diverse competenze che vanno dalla ripresa al montaggio, dalla direzione della fotografia alla post-produzione.

Eccolo in alcuni momenti del suo lavoro.

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Personaggi principali

Andrea Fanti, interpretato da Luca Argentero.

È il protagonista della serie. Lavora al policlinico Ambrosiano di Milano dove era il primario del reparto di medicina interna. È separato dalla moglie Agnese, ha una figlia, Carolina, ed ha una relazione segreta con la collega Giulia. Dopo la morte di un paziente, Giovanni Pavesi, il padre di questi gli spara un colpo di pistola in testa facendogli perdere tutti i ricordi degli ultimi dodici anni. A causa dell'amnesia, perde il posto di primario e diventa un medico con limitazioni, senza autorità decisionale, la cui sola e unica mansione è quella di "aiuto" per gli specializzandi. Nel primo episodio della seconda stagione è il primo a scoprire di aver in ospedale un caso di COVID-19, all'epoca ancora semi-sconosciuto. Aveva anche un figlio di nome Mattia, che morirà improvvisamente a causa di un arresto cardiaco, mentre si trovavano a Parigi, la morte del figlio lo ha reso più cinico e distaccato, in quanto egli si dà la colpa di quanto accaduto, ma in seguito all'amnesia Andrea, avendo dimenticato quella parte così "buia" della sua vita, come medico sceglie fermamente di tornare a percorrere la strada dell'empatia e dell'ascolto nei confronti dei pazienti, esattamente come faceva agli inizi della sua carriera e prima della morte di Mattia. Riacquisterà il suo posto da primario al termine della seconda stagione.

Giulia Giordano, interpretata da Matilde Gioli.

È un medico strutturato, dottoressa del reparto di medicina interna, collega di Andrea e sua assistente, ai tempi in cui esso era primario. Ha avuto una relazione segreta con lui, e segue inizialmente il suo modo di fare freddo e distaccato nei confronti dei pazienti. Durante l'amnesia di Andrea soffre molto e si avvicina al collega di reparto Lorenzo con il quale passerà anche una notte insieme, rimanendo incinta, tuttavia è ancora innamorata di Andrea. Nel primo episodio della seconda stagione si ammala di COVID-19 perdendo il figlio concepito con Lorenzo.

Riccardo Bonvegna, interpretato da Pierpaolo Spollon.

È un giovane specializzando di medicina interna, molto simpatico e allegro, ma neanche lui privo di problemi da affrontare. A causa di un incidente avvenuto durante l'adolescenza, durante una immersione, a causa di una embolia gassosa, ha perso parte della gamba destra. L'unico a sapere della sua condizione è Andrea (prima dell'amnesia) poiché lui stesso ha curato il giovane Ric dieci anni prima e aveva formulato la diagnosi che gli ha salvato la vita, pur rendendo necessaria l'amputazione della gamba. Nel finale della prima stagione si fidanza con Alba e nella seconda, a causa di alcuni attriti con lei, ha un flirt con Carolina, malgrado sia ancora innamorato però della fidanzata.

Marco Sardoni, interpretato da Raffaele Esposito.

È un medico strutturato di medicina interna, collega ed amico di Andrea da molti anni. Dopo l'incidente, è stato lui a sostituire Andrea come primario. Durante la stagione si scopre che esso è il vero responsabile della morte di Giovanni Pavesi, poiché gli aveva dato un farmaco sbagliato a causa di un errore di omonimia. Verrà quindi arrestato nell'ultimo episodio della prima stagione insieme alla moglie, rappresentante della casa farmaceutica proprietaria del farmaco.

Agnese Tiberi, interpretata da Sara Lazzaro.

È la direttrice sanitaria del policlinico Ambrosiano, ed ex moglie di Andrea, e madre di Carolina. Nella seconda stagione, a causa dell'inchiesta sulla pandemia, verrà sollevata dal suo incarico e tornerà in corsia come medico strutturato all’interno del suo reparto di origine, la neuropsichiatria, con primario Enrico.

Lorenzo Lazzarini, interpretato da Gianmarco Saurino.

È un medico strutturato di medicina interna, collega di Andrea. Ha una sorella gemella affetta dalla sindrome di Down. È allegro, simpatico, di bell'aspetto e popolare tra le donne; innamorato tuttavia da sempre di Giulia, avrà una storia con lei solo all'inizio della seconda stagione quando dopo una notte passata insieme scoprirà che lei è incinta. Muore nella seconda stagione a causa della COVID-19, lasciando in Giulia e in tutto il reparto un vuoto incolmabile.

Elisa Russo, interpretata da Simona Tabasco.

È una specializzanda esperta di medicina interna. Ha una relazione con Gabriel, che entra in crisi fra la fine della prima stagione e l'inizio della seconda, quando lui decide di tornare in Etiopia e lei, inizialmente pronta a seguirlo, si vede rifiutare da lui questa proposta. La coppia si lascia all'inizio della seconda stagione, salvo poi rimettersi insieme nel finale della stagione e sposarsi.

Gabriel Kidane, interpretato da Alberto Boubakar Malanchino.

È uno specializzando esperto di medicina interna. È originario di un piccolo villaggio dell'Etiopia, ha imparato l'italiano ascoltando musica lirica (suo nonno lavorava come maggiordomo per un ufficiale dell'esercito italiano di stanza in Abissinia ai tempi della seconda guerra mondiale) ed è un grande appassionato della stessa. Si scoprirà che prima di arrivare in Italia è stato rinchiuso in un carcere libico dietro inganno della persona che gli aveva organizzato il viaggio. Ha una relazione con Elisa, che però entra in crisi fra la fine della prima stagione e l'inizio della seconda, durante la quale vive un periodo di forte stress psicologico causato anche dalla pandemia. Inizierà un percorso di terapia con la psicologa Lucia Ferrari, che però non porterà gli effetti sperati, e Gabriel tenterà anche il suicidio, venendo però salvato in extremis dall'intervento di Don Massimo. Successivamente deciderà di tornare in Etiopia, accettando la proposta di dirigere un ospedale locale, ma nel finale della seconda stagione, resosi conto che è ancora innamorato di Elisa, tornerà a sorpresa a Milano e, riconquistata Elisa, la coppia si sposerà.

Alba Patrizi, interpretata da Silvia Mazzieri.

È una giovane specializzanda di medicina interna. È una ragazza caratterialmente molto dolce, empatica e non a caso tra le più amate dai pazienti, ma è anche molto timida e introversa. Alba inizialmente aveva iniziato la specializzazione nel reparto di chirurgia, allora diretto dalla madre (la dottoressa Fabrizia Martelli), salvo poi rinunciare a causa delle pressioni e malversazioni di quest'ultima, e preferisce passare a medicina interna. Nel finale della prima stagione, essendo innamorata di lui già da parecchio tempo, si fidanza con Riccardo. Muore nel finale della seconda stagione per via di un'intossicazione epatica, causata da un antibiotico usato per contrastare un batterio penetrato nel reparto; nonostante la fragilità, dimostra anche molto altruismo nell'assistere Riccardo fino alla fine e forza d'animo durante l'affronto della morte.

Carolina Fanti, interpretata da Beatrice Grannò.

È la figlia di Andrea e Agnese e studentessa di medicina. Carolina è al secondo anno di università e abita in un piccolo appartamento di Milano con una sua compagna di corso. Dopo la morte del fratello, comincia a soffrire di attacchi di panico e bulimia. Nella seconda stagione, in piena pandemia COVID, si laurea e decide di specializzarsi proprio in medicina interna presso il reparto in cui lavora il padre, anche tramite la complicità di Agnese, che non voleva che Carolina finisse in un altro ospedale. Si innamora, non del tutto ricambiata, di Riccardo, ma in seguito inizierà a frequentare il primario di chirurgia Edoardo Valenti, storia che troncherà a fine stagione a causa della richiesta di quest'ultimo di aiutarla per i suoi problemi di bulimia.

Teresa Maraldi, interpretata da Elisa Di Eusanio.

È l'infermiera coordinatrice del reparto di medicina interna, amica di Andrea e spalla dell'intero reparto; ha tre figlie, di cui una con problemi di autismo ed in cura da Enrico, ed è separata. Nella seconda stagione inizia una relazione con Enrico.

Enrico Sandri, interpretato da Giovanni Scifoni.

È il primario del reparto di neuropsichiatria del policlinico Ambrosiano, collega e migliore amico di Andrea da molti anni. Nella seconda stagione inizia una relazione con Teresa.

Cecilia Tedeschi, interpretata da Alice Arcuri.

Dott.ssa virologa e primaria di infettivologia. Cecilia è una vecchia amica e compagna di università di Andrea e Agnese, e durante quelli anni nutriva un interesse amoroso verso Andrea mai ricambiato. Con lo scoppio della pandemia di COVID, Cecilia nelle vesti di virologa acquisisce molta notorietà e fama internazionale e per tale motivo Agnese le assegna il primariato del reparto di medicina interna. Allo oscuro di tutti, però, Cecilia, coadiuvata da Caruso, progetta di convertirlo in un reparto di infettivologia, circostanza che spingerà Andrea, una volta scoperti i veri piani di Cecilia, di voler tornare primario. Al termine della stagione, allontanati i dissapori, aiuterà Agnese ad incastrare Caruso e a far sì che Andrea torni primario.

Damiano Cesconi, interpretato da Marco Rossetti.

Nuovo medico strutturato originario di Roma, che arriva in reparto per sostituire Lorenzo. Fin dal suo arrivo, inizia a corteggiare Giulia.

Edoardo Valenti, interpretato da Gaetano Bruno.

Nuovo primario di chirurgia dopo la morte della dottoressa Martelli. Inizierà a frequentare la figlia di Fanti, Carolina. Inoltre, si scopre che fa uso di sostanze stupefacenti.

Colonna sonora

 

I brani musicali sono composti da Tony Brundo e cantati da Nico Bruno.

SIGLA

CHANGED AT ALL

FIND YOU IN THE DARK

NEED YOU RIGHT NOW