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Raffaele Bovenzi
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POESIE
Esiste una categoria di persone che ama, soffre, gioisce e vive in una maniera diversa dagli altri esseri umani. Questi sono i POETI, gente che scrive parole, versi e musica per condividere le emozioni. Essi hanno un anima diversa, le loro lacrime non bagnano il volto, le loro grida non fanno rumore, le loro speranze non sono sogni. I poeti hanno un legame con la "Terra" . Un filo invisibile li lega al mondo. Essi hanno un linguaggio universale: il linguaggio dell'amore
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Conosco le mie sofferenze,
e quelle della gente intorno a me,
conosco le canzoni che ho ascoltato
e le strade percorse nella vita.
Conosco le persone che ho amato,
tradito, conosciute,
conosco le parole che ho parlato,
e il bene e il male
e il bianco e il nero
pure lo conosco.
Conosco il tempo che ho passato
piangendo o ridendo
sognando o dormendo.
Conosco il mio volto
quando allo specchio vedo
gli anni passati
segnati sulla pelle
e conosco quegli occhi
che mi fanno domande
senza una risposta.
Conosco il mio futuro,
conosco il dolore e la speranza
che aspetta il mio domani,
conosco i sorrisi ed i pianti
che nei giorni mi verranno incontro
e aspetto.
Aspetto il domani come
ho aspettato il passato,
aspetto con gioia,
con speranza
con amore
e saggezza.
E aspettando ricordo l'amore,
ripenso agli amici,
percorro le strade passate
ed i sogni vissuti,
e aspettando il futuro
mi addormento sereno
pur sapendo che non sarà facile
camminare il resto della vita.
Napoli 14 gennaio 2013
Il titolo di questa poesia è "50+15", (la somma di anni vissuti)
ma potrebbe essere anche "conosco".
DOPO
E poi vi mancheranno,
più che un dolore
sarà una dolce assenza,
un vuoto che non è un rimpianto
ma un desiderio di parole e attenzioni
un vuoto di momenti
diventati ormai ricordi.
Vi mancheranno
dopo,
quando vorreste fare e dire
abbracciare e parlare
vi mancheranno
dopo
anche le oppressioni
la loro vecchiaia fatta di dolori
e il peso della loro vita.
Vi mancheranno
dopo
che nemmeno il pianto
vi farà passare l'ansia e il desiderio
di dire ancora una volta
ti voglio bene,
mamma.
2015 - dedicata a mia mamma
LA NOTTE
I passi che cammino nella notte
sono leggeri, come petali di rosa
le strade sono semplici e sicure
e le stagioni sono primavera.
Il vento soffia caldo il suo respiro
la luna mi accompagna nel cammino
e correndo dentro un'avventura
aspetto di sbocciare nell'amore,
quello che fa felice il cuore
e splendida la vita
QUANDO
Dimmi quando le nostre parole
avranno lo stesso respiro
dimmi quando potremo dormire
serenie felici
dividere il freddo e il calore
dei giorni che insieme viviamo.
Dimmi quando la nostra realtà
sarà uguale al sogno della notte
e le nostre intenzioni
uguali ai nostri desideri.
PER STRADA
Nella strada ho incontrato
i tuoi capelli rossi
e ho capito il senso delle tue parole
in strada ho conosciuto il tuo dolore
ho asciugato il viso dal tuo pianto.
Dallo zaino delle tue speranze
mi hai mostrato il futuro dei tuoi sogni
ed io, rubando alla strada il tuo sorriso
con i sogni ti ho regalato la felicità.
Nella strada comprandomi il tuo amore
ti ho donato il sorriso
ascoltando i racconti della vita tua,
ho camminato nei pensieri tuoi
per rubare il segreto dei tuoi occhi.
Per strada, nel silenzio del respiro
ho sentito la voce del tuo cuore
che gridava all'amore
il desiderio della libertà.
Arriverai
© di Raffaele Bovenzi
Arriverai
dove la strada finisce,
senza più tempo
senza più ricordi
e sarai sola
senza falsi amori
dinanzi al cuore, senza più l'amore
Arriverai
dove il passato torna
con il suo rumore
rimpiangerai la strada camminata
e rivedrai il sogno mai avverato
e sentirai il dolore che hai vissuto
le notti fredde della vita tua.
Cercherai le mie mani
ormai lontane
e la carezza calda sulla pelle.
Ritornerai da me
a cercare i sogni perduti nella notte
e senza più dolore
e senza l'attesa
troverai nel mio amore
la tua strada.
Quello sarà il giorno,
quando sentirai i battiti del cuore
le carezze sulla pelle,
quello sarà.
Sarà l'amore che ti cade addosso
il sole che ti scalda dentro
il pianto che nasconde gioia.
sarà allora che sarai il mio mondo
che la parole avranno un altro suono
e la tua voce riempirà i silenzi.
Sarà quando i tuoi passi
verranno nei miei sogni
a svegliare il ricordo dell'amore
quando i miei occhi guarderanno i tuoi,
quello sarà il giorno
il giorno dell'amore.
Quello sarà il giorno,
il nostro giorno.
AI MIEI FIGLI
sempre sul mio cuore
come quando piccoli
vi cullavo stretti
con le braccia mie
dentro l'anima
sempre
vicino o lontano
dalla vita mia
ogni giorno sempre
nei pensieri miei
ogni ora
anche senza sentire la voce
vedere i sorrisi
asciugare le lacrime
per sempre e sempre
così siete nella vita mia
nelle vene e nell'anima
una cosa sola
dentro il cuore mio
Regina Bianchi in
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo
nel brano
" i figli so figlie.."
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