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Raffaele Bovenzi
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Qui ci sono alcune cose importanti che a gli occhi di tanti non significano nulla.
Per me rappresentato tanto, momenti unici della mia vita, che sono stati e non ritorneranno più.
Solo queste immagini mi potranno riportare le sensazioni, le emozioni, i dolori le speranze le gioie e quant'altro di quei momenti. Può darsi che anche per qualche visitatore potranno significare qualcosa o comunque sollevare dei ricordi.
Io me lo auguro.
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QUESTO E' QUELLO CHE SI PUò FARE OGGI CON IL FOTORITOCCO
In questo caso ha fatto tutto una applicazione, senza nessun intervento da parte mia.
prima dopo in b&n
e alla fine pure quasi a colori
Mia mamma con la mia prima nipotina Gaia.
La vita offre tante emozioni, tanti ricordi, tante belle cose.
Due donne: mia madre, che mi ha messo al mondo, e Gaia che è stata messa al mondo da mia figlia Federica.
Tre generazioni e tanti, tanti ricordi, tante e tante speranze.
Queste due donne mi hanno fatto piangere, in due momenti precisi della vita; quando nasce una vita, e quando una vita finisce.
Il mondo dei fotografi professionisti si divide fra "nikonisti" e "canonisti", ossia quelli fissati per la fotocamere NIKON ed i suoi obiettivi e gli altri, quelli che tifano per le Canon.
Faccio "coming out" mi dichiaro:
IO SONO UN NIKONISTA
Ecco come mi ha raffigurato mia nipote Gaia.
Ovviamente è un lavoretto di quando era piccola.
Pero il quadretto mi ritrae abbastanza bene, specialemente per il naso.
EDUARDO DE FILIPPO
(Napoli, 24 maggio 1900 – Roma, 31 ottobre 1984), è stato un attore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, scrittore, e poeta italiano.
Ho visto, rivisto, imparato a memoria tutte le sue commedie.
Sono stato in fila dalle 4 di notte fuori al teatro San Ferdinando per prendere i biglietti delle sue commedie.
Ho assistito alla sua ultima rappresentazione a Napoli, quando senza forze e senza voce lasciò al figlio Luca il compito di portare in scena le sue commedie.
Una sera a teatro durante un lunghissimo applauso io gridai dalla platea una sua famosa frase " Eduà, se ne care 'o teatro"
(per rimarcare il fragoso entusiasmo degli spettatori) e lui prontamente mi rispose : "E nuie o rifacimme ro cape" (noi lo rifacciamo da capo)
UNA FORTUNA AVERLO POTUTO VEDERE DAL VIVO
perchè solo a teatro si potevano cogliere tutte le sue pause, le sue espressioni, le battuite bisbigliate, il movimento delle mani, i suoi movimenti scenici,il suo poter recitare con le spalle al pubblico.
‘A paura mia
Tengo nemice? Faccio ‘o paro e sparo…
‘E t tengo mente e dico: «Stongo ccà! »
E nun tremmo si sent’ ‘e di: «Te sparo! »
Chillo c’ ‘o ddice, ‘0 ddice, nun ‘0 ffà.
Si è p’ ‘o buciardo, nun me movo, aspetto.
(‘A buscia corre assaie, ma campa poco).
‘O vuò vedè? ‘0 canusce comm’ ‘o «sette»,
va pè parlà, se fa una lamp’ ‘e fuoco.
‘A calunnia? E chella «è un venticello»,
dico vicin’ a ‘o viento: «Nun sciuscià? »
Quann’ha fatt’ ‘a sfucata vene ‘o bello,
allor’ accuminciamm’ a raggiunà.
E manco ‘a morte, si me tene mente,
me fa paura. ‘ A morte è generale.
Ll’uommene sò rumanze differente,
ma tènen’ una chiusa, unu finale.
M’arròbbano? Arreduco mmiez’ ‘a via?..
J’ fatico e addevento chillu stesso,
ma, quanto voglio bene a mamma mia,
a mme me fa paura sulo fesso!
Padre e figlio uniti dalla stessa passione
Se avete la mia età e siete di Napoli (o lo siete stato) vi ricorderete senz'altro del carrettino con le due caprette nella Villa Comunale.
Sicuramente avete fatto un giretto sul carrettino e ricorderete il loro nome; io ne ricordo solo quello di una: si chiamava Margherita.
Come appresso specificato, pare fossero presenti (non so se le stesse) fin dal 1938.
Carretto trainato da capre nella Villa Comunale di Napoli. Nei giorni della visita di Hitler a Napoli, 5 maggio 1938.
postazioni di lavoro di diversi anni fa
UNA MIA POSTAZIONE DI LAVORO
STAMPANTI MONITOR DVR SCANNER MIXER AUDIO E TANTA ALTRA ROBA.
UN BANCO DI MONTAGGIO DI MIO FIGLIO FABIO DI DIVERSI ANNI FA.
NELLA FOTO SI VEDONO SOLO IL MIXER ED I MONITOR.
TUTTO IL RESTO DELLE APPARECCHIATURA (DVR COMPUTER ECC.)SI TROVAVA IN UN APPOSITO RACK
LP,sintonizzatore, amplificatore, registratore a cassette, equalizzatori, mixer, booster, ed infine il classico e indimenticabile giradischi.
Quando sono stato "ufficiale di stato civile" per un giorno.
Ho celebrato le nozze civili di due amici.
Era il 28 GENNAIO 2010
IL CAVALLUCCIO ROSSO
dal film "Così parlò Bellavista"
IL CAVALLUCCIO A DONDOLO
Signori si nasce,
ed io lo nacqui.
Modestamente!
Dopo Totò un altro grande, con un rimedio contro certe persone, che non sarebbe male che adottassimo in molti:
IL PERNACCHIO
per dire:
tu sei la schifezza, della schifezza, della schifezza degli uomini.
Ricordo della Prima Comunione
IGE - IMPOSTA GENERALE SULLE ENTRATE -
OGGI IVA IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
LA LOTTERIA DI CAPODANNO 1988
LA MITICA OLIVETTI
EVOLUZIONE DEL FLOPPY DISK
128 KBYTES IN 20 CM X 20
FLOPPY DA 5 e 1/4 POLLICI in 13 cm x 13
FLOPPY DA 3,5 POLLICI in cm 9 x 9
Questa è stata l'ultima misura dei floppy disk che ha resistito fino all'arrico del CD, di cui oggi sono forniti quasi tutti i pc, sia portatili che fissi.
Con l'avvento del CD il lettore per questi floppy non è stato mai più installato, facendo perdere a coloro che avevano dei dati e dei programmi su diessi registrati la possibilità di poterne usufruire.
Solo chi ha avuto l'accortezza di salvarsi i dati in essi contenuti ha evitato questo problema.
Mio nonno Rodolfo, oltre ad essere uno stimato dirigente delle Poste e Telegrafi, era un espertissimo radiotecnico. Costruiva e riparava radio e, ricordo benisimo, nel suo laboratorio casalingo montò addirittura un televisore. Poi ne divenne esperto riparatore.
Figuriamoci, integerrimo come era, se non fosse stato uno dei primi e pochi a mettersi in regola con il pagamento del canone televisivo, che fon dal nascere dell'uso della tv è stata una tassa che non ha mai più abbandonato il popolo italiano.
Ecco alcune foto che riportano il primo "libretto" di canone radiotelevisivo.
il costo dell'abbonamento annuo era di
5.895 lire che corrispondono a circa 82,00 euro
di oggi.
Navigando ho scoperto un convertitore storico lira - euro.
Parte dal 1861 ed arriva fino alla scomparsa della lira avvenuta, purtroppo nel 2002.
Ecco il rmando al sito.
immagini di televisori di quegli anni.
TELEVISORE GELOSO GTV1014
ANNO 1956
Televisore Geloso GTV1014 Marca: Geloso SA Anno: 1956 Monitor a valvole 21 pollici
Modulazione frequenza FM Alimentazione a corrente alternata Due altoparlanti
Materiale: Esterno in legno Sintonizzazione Cascode a 6 canali Controlli frontali
Made in Italy
Televisore Geloso GTV1014
Tra i primi modelli a 21 pollici prodotti dalla Geloso, il televisore GTV1014 utilizza il sistema intercarrier come media frequenza ed è ad alimentazione a corrente alternata. Dotato di due altoparlanti, modulazione frequenza FM e sintonizzazione cascode a 6 canali, il televisore Geloso GTV1014 è molto bello dal punto di vista estetico, dato il rivestimento in legno. La Geloso, attiva dal 1931 al 1972, ha prodotto non solo televisioni e componentistica elettronica ma anche radio, amplificatori acustici e apparecchi audio.